Acerra
ACERRA. Giovane ragazzo accoltellato, arrestato il colpevole
Nella serata del 29 febbraio, gli agenti del Commissariato di Polizia di Acerra si sono precipitati alla Clinica Villa dei Fiori, dove, poco prima, era arrivato un giovane, ferito con un’arma da taglio.
Il ragazzo, in prognosi riservata, è stato trasportato all’ospedale Cardarelli, dove è stato operato con urgenza ad un polmone, lacerato dalla coltellata.
Il personale del Commissariato di Acerra ha immediatamente messo in atto un’attività di Polizia Giudiziaria: ascoltando alcuni testimoni e facendo dei riscontri, gli agenti hanno scoperto che il giovane, Carrillo Antonio, con precedenti per truffa e ricettazione, si era incontrato con una persona, residente nel comune di Sant’Anastasia.
I poliziotti si sono così recati a Sant’Anastasia e, dopo ulteriori accertamenti, sono riusciti a risalire all’abitazione, dove, in serata, il Carrillo aveva avuto una discussione con una persona, che l’aveva poi colpito con un coltello da cucina.
Gli agenti, giunti all’abitazione di tal Domigno Giovanni, pregiudicato del luogo, in seguito a perquisizione domiciliare, hanno ritrovato, celato su un pensile della cucina, un coltello da cucina, lungo 31 cm, con la lama di 20 cm, che presentava delle tracce ematiche.
Domigno è stato così portato al Commissariato di Acerra e sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per il reato di tentato omicidio.
Carrillo è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli.
Anche questa volta la Polizia ha dato una grande dimostrazione di competenza investigativa e tempestività. I fatti sono avvenuti intorno alle 20.30: dopo poche ore, il colpevole era già stato fermato.
Acerra
Rifiuti ad Acerra: gli ambientalisti collaboreranno con ISPRA
“Siamo pronti a collaborare con l’avvocatura dello Stato e ISPRA per mostrare e fornire le prove dello scempio ambientale commesso sul nostro territorio”. Sono queste le parole di Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista di Acerra (Napoli), all’annuncio di un supplemento istruttorio da parte dell’avvocatura di Stato per la proponibilità di un’azione civile di risarcimento per i danni ambientali provocati dagli sversamenti abusivi accertati a carico di alcuni imprenditori locali.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, in una risposta inviata a Legambiente e Libera, ha annunciato di aver chiesto all’Ispra il necessario supporto tecnico per accertare i danni ambientali dovuti agli sversamenti per i quali sono stati condannati i fratelli Pellini, che hanno recentemente ottenuto, in Cassazione, la restituzione del patrimonio confiscato negli anni scorsi, per decorrenza dei termini. “In tutti questi anni di battaglia – ha continuato Cannavacciuolo – abbiamo avuto modo di ispezionare e attenzionare perfettamente il territorio. Con coraggio e responsabilità siamo in grado di mostrare e fornire le prove reali dello scempio ambientale perpetrato ai danni del nostro territorio. E’ ora di risequestrare i beni degli inquinatori e di iniziare a risanare tutte le aree oggetto di sversamento e interramento di rifiuti”.
Acerra
Acerra, terra dei fuochi: volontari scoprono l’ennesima discarica
I volontari “antiroghi” di Acerra (Napoli), fanno fermare i lavori per la realizzazione di un opificio nell’area Asi cittadina, dopo aver scoperto che dal suolo spuntavano rifiuti speciali coperti da uno strato di terra. La denuncia degli ambientalisti ha fatto scattare i controlli da parte di carabinieri e vigili urbani, che hanno sottoposto l’intera area a sequestro in attesa di ulteriori controlli. “Stamattina – spiega Alessandro Cannavacciuolo, uno dei volontari – siamo stati costretti ad intervenire perché abbiamo notato che gli scavi precedentemente effettuati stavano per essere riempiti di cemento armato. Questo significava coprire i rifiuti emersi, ossia guaine bituminose, scarti di demolizione, di pezzame, e anche fanghi di depurazione”. I volontari ora invocano lo “stato di emergenza ambientale”. “Il nostro territorio va immediatamente bonificato – conclude Cannavacciuolo – questo ennesimo ritrovamento di rifiuti interrati è la dimostrazione che il disastro ambientale ad Acerra è ancora in atto. Intervenga lo Stato e dichiari lo stato di emergenza”.
Acerra
Acerra: incendia l’auto e poi si ferma a guardare l’incendio
In quel di Acerra, al corso Italia, prima incendia la propria vettura e, poi, come se fosse un film da cui trarne giovamento, si ferma per ammirare il rogo da egli stesso provocato.
L’uomo, protagonista di questa vicenda al limite della piromania, si chiama Antonio Bruno, quarantenne, sembrerebbe incensurato.
Ora dovrà rispondere di incendio. Il Bruno è in attesa di giudizio.
Ancora ignote le motivazioni dietro il suo gesto.
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